La visita del Segretario della Congregazione nella Repubblica Democratica del Congo

Con Conferenza dei Rettori

S. E. R. Mons. Angelo Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, ha visitato nel giugno scorso la Repubblica Democratica del Congo.
Nel primo giorno del suo viaggio è stato accolto dal rettore Prof. Abbé Jean-Bosco Matand presso la sede centrale dell’Università Cattolica del Congo (UCC). Qui egli ha tenuto il Suo intervento all’assemblea generale dell’ASUNICACO, l’Associazione delle Università e degli Istituti Superiori Cattolici del Congo, e successivamente presso la Nunziatura apostolica, si è incontrato con i vescovi riuniti per la Conferenza episcopale nazionale del Congo.

Il giorno seguente il Segretario ha incontrato presso il nuovo Campus in costruzione i decani dell’Università Cattolica del Congo: erano rappresentate le facoltà di Teologia, Diritto canonico, Filosofia, Economia e sviluppo, Comunicazioni sociali, Diritto e scienze politiche. Nel suo discorso ha ripercorso il Magistero dei Papi in materia educativa soffermandosi sull’invito di Papa Francesco a promuovere una “cultura dell’incontro”. Ha spiegato che chiedere agli accademici di partecipare alla “cultura dell’incontro” non significa esigere che le università abbandonano le loro caratteristiche scientifiche. Piuttosto, si invita a passare attraverso lo sviluppo di una prospettiva di solidarietà collettiva e l'assunzione di un impegno a inserire l'attività universitaria in un orizzonte costruttivo, concentrandosi sulla consapevolezza di un destino comune che coinvolga tutta l'umanità. Occorre promuovere un rinnovato umanesimo integrale che affronti la complessità della sfida. Oggi – ha ribadito - le Università non possono permettersi il lusso di essere istituzioni autoreferenziali, ma devono attivamente partecipare alla trasmissione e diffusione delle conoscenze in un dialogo aperto con le sfide della società. S.E. Mons. Zani ha ricordato che ispirazione cristiana di una Università non può restare un principio astratto e formale; la passione che unisce la Chiesa e l'Università non è solo una passione per la verità, ma, in particolare, è una passione per la verità dell'uomo. E a partire da questo dato è indispensabile puntare sui tre pilastri che reggono un’istituzione accademica: la persona, la conoscenza e la comunità.

Il Segretario del Dicastero ha anche incontrato, presso il centro interdiocesano, i responsabili delle Scuole cattoliche. A loro ha parlato del progetto educativo di una scuola cattolica. Il progetto, ha chiarito, non deve essere confuso con il programma didattico o di una dichiarazione di intenti generali; esso esprime e definisce l'identità della scuola, ed evidenzia i valori evangelici su cui essa si fonda traducendoli in termini operativi specifici. Il progetto educativo deve essere realizzato tenendo conto di molte variabili: dai principi di base per il contesto socio-culturale in cui opera la scuola cattolica alla scelta educativa e disciplinare in generale, fino ai compiti specifici dei soggetti che la compongono. Un aspetto particolarmente importante del progetto educativo della scuola cattolica è l'educazione cristiana e in particolare l'insegnamento della religione. Questa dimensione è fondamentale per l'identità della scuola cattolica. Con un criterio di gradualità, e considerando gli obiettivi e le modalità dei vari tipi e livelli di scuole, gli studenti devono essere guidati alla conoscenza organica del contenuto della fede e del mistero rivelato, per vivere con maggiore profondità scelte consapevoli, libere e responsabili.
 

ISTITUZIONI E FACOLTA'
QUALIFICATION FRAMEWORK
OFFERTA FORMATIVA
AVEPRO